Macroarea 1 - Beni e servizi alla persona
Secondo il “Rapporto Povertà” della Caritas nel periodo maggio-settembre 2020, confrontato con gli stessi mesi del 2019, l’incidenza dei “nuovi poveri” è passata dal 31% al 45%, in particolare famiglie con minori, donne, giovani, e persone in età lavorativa. Abbiamo ricevuto da parte delle nostre organizzazioni affiliate e dei relativi tesserati richieste di pacchi alimentari ed altri beni di prima necessità come i DPI. Un altro bisogno emerso fin da subito è stato quello di sostenere le persone che, causa quarantena, restrizioni e difficoltà economiche, non possono reperire prodotti specifici come medicinali, dispositivi per terapie domestiche o alimenti/oggetti utili a soddisfare bisogni specifici, come quelli dei neonati, ma anche la necessità di spostamento in sicurezza delle persone più fragili da e per i luoghi di terapia/visita. Da qui il bisogno di una rete di volontariato di prossimità, soprattutto di tipo giovanile (meno soggetti all’aggressività del virus).
In questo ambito di azione, quindi, la priorità è intervenire sui bisogni di prima necessità: in maniera esemplificativa, ma non esaustiva, particolare attenzione è rivolta alle persone anziane (Over 65), ai nuclei familiari numerosi in difficoltà, ai ragazzi ed ai bambini economicamente più svantaggiati, ai genitori soli, alle persone con bisogni speciali, agli ospiti di Istituti, case famiglia, ecc.
Per fronteggiare l’emergenza sono state individuate le seguenti linee di attività: distribuzione generi alimentari, tra cui anche quelli di carattere speciale, come ad esempio il latte in polvere per neonati 0/12 mesi (su prescrizione del pediatra) a varie fasce di popolazione svantaggiata o semplicemente colpita dalla pandemia e quindi impossibilitata ad uscire; distribuzione di “pasti pronti” confezionati, per sostenere anche la categoria dei ristoratori costretti a chiudere i propri esercizi al pubblico; distribuzione di DPI, gel disinfettante, beni di varia natura, e consegna di medicinali; distribuzione di beni speciali di varia natura, come carrozzine porta infante o dispositivi utili a terapie domiciliari piuttosto che materiali utili per attività ludiche direttamente a casa (pennarelli, colori, blocchi, materiale per l’uncinetto, libri, materiali per il dècoupage, ecc. al fine di allietare e sostenere psicologicamente la permanenza forzata in casa); trasporto di persone fragili da e per i luoghi di terapia/visita.