In un mondo che trasmette valori positivi non mancano atteggiamenti e comportamenti indesiderati e lesivi a connotazione sessuale che offendono la dignità delle vittime. Anche lo sport, con i suoi ambienti che dovrebbero essere sicuri, purtroppo deve fare i conti con i casi di molestie sessuali. Negli ultimi anni 5 anni, da quando si è diffuso in maniera virale il movimento #metoo, sono emerse storie drammatiche di abusi e violenze perpetrate all’interno dei centri sportivi ai danni tanto di atlete di fama internazionale quanto di giovani e bambini.
Il problema è che non parliamo di episodi rari. Chi denuncia le molestie subite rappresenta la punta dell’iceberg. È il sommerso a far paura. Perché il molestatore rimane impunito e le vittime continuano a vivere con un senso di colpa e di vergogna che consuma il loro fisico e la loro stabilità psicologica ed emotiva. Per arginare il problema, servono soluzioni attuabili ed altresì azioni concrete di sensibilizzazione e sostegno alle vittime.
L’impegno di OPES per fermare i casi di molestie sessuali
Anche su questo fronte OPES sta facendo la sua parte per migliorare il mondo in cui viviamo. Con il suo ufficio relazioni internazionali diretto da Sara Massini, è impegnato nella promozione ed attuazione di un progetto europeo denominato “ISports: Integrated Approach for the Prevention, Detenction and Combat Sexual Harassment in Sports”. L’obiettivo principale di ISports è sviluppare un approccio olistico, totale per la protezione dei giovani atleti da qualsiasi forma di molestia sessuale. Coinvolgendo e responsabilizzando i professionisti dello sport, le associazioni e società sportive e gli stessi giovani, si vuole prevenire e contrastare l’insorgere delle molestie sessuali nei 4 Stati coinvolti: Cipro, Grecia, Italia e Turchia.
Ad Atene si lavora sul MOOC di ISports
Accanto ad OPES, impegnati nella prevenzione di simili reati, nel sostegno alle vittime, in un cambiamento culturale, nella formazione di genitori e professionisti sulla gestione dei casi e nell’aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica su un tema delicato, ci sono associazioni e partner del calibro di ASTIKI MH KERSOSKOPIKI ETAREIA HELPING HAND- Grecia; CHAMPIONS FACTORY IRELAND LIMITED, Irlanda; CSI CENTER FOR SOCIAL INNOVATION LTD, Cipro; ELLINIKI OMOSPONDIA PETOSFAIRISIS, Grecia; FREDERICK UNIVERSITY FU, Cipro; L’ORMA SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA A RESPONSABILITA LIMITATA, Italia; SURDURULEBILIR KALKINMA DERNEGI, Turchia; SYMPLEXIS, Grecia; UNYE GUCU FUTBOL KULUBU DERNEGI, Turchia.
In queste ore i rappresentanti delle 10 realtà si trovano ad Atene per partecipare al primo, vero meeting di ISports in presenza. Saranno due giorni intensi con tavoli di lavoro, confronto e sviluppo di una strategia condivisa che possa sradicare dallo sport tutti quegli episodi devianti, comportamenti o atteggiamenti che rientrano nella sfera delle molestie sessuali. Il focus principale dell’impegno ateniese sarà incentrato su un obiettivo specifico: la creazione di un programma di formazione attraverso un corso on-line. Il MOOC (Massive Open Online Course), che sarà messo a punto e presentato nei prossimi mesi, si rivolgerà a giovani atleti, adulti e professionisti dello sport.
A rappresentare l’Ente al tavolo dei lavori sarà Linda Rombolà. OPES la contatterà al termine del meeting internazionale per intervistarla e raccogliere le prime impressioni a caldo.