Comportamenti da cambiare. Approcci da incoraggiare. Valori da affermare. Azioni da intraprendere, tanto nello sport quanto nella società. Dalla città spagnola di Elche, dove si sta svolgendo uno dei meeting previsti dal suo cronoprogramma, il progetto europeo SAFE (Sport Activities Fostering Equity – attività sportive che promuovono l’equità), di cui OPES è uno degli Enti promotori, sta portando avanti la sua campagna per la costruzione di un sistema sportivo continentale più aperto, inclusivo, sicuro, accogliente ed equo. A rappresentare la nostra organizzazione nella città della comunidad valenciana e della Costa Blanca c’è Sara Massini, responsabile dell’ufficio relazione internazionali di OPES, nonché Segretario generale di ENGSO.
OPES in Spagna per SAFE, un progetto per un sistema sportivo più aperto, inclusivo, sicuro ed equo
Lunedì 17 e martedì 18 gennaio, il gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle realtà promotrici ha in programma una serie di tavoli tecnici per fare il punto della situazione, verificare il raggiungimento degli obiettivi intermedi prefissi e condividere buone pratiche che potranno rivelarsi utili per dare vita al cambiamento.
La rete di partner internazionali sta svolgendo un ottimo lavoro di squadra. Per promuovere lo sport come strumento di inclusione sociale e lotta alla discriminazione, ma anche come generatore di benefici psicosociali, sempre che venga praticato in un ambiente ospitale, i protagonisti dell’iniziativa europea stanno mappando nei loro Paesi le percezioni di giovani, allenatori e formatori sui temi dell’uguaglianza di genere e dell’accesso alla pratica sportiva. L’analisi dell’enorme volume di dati è e sarà funzionale al superamento dei problemi inerenti alla mancanza di inclusione e all’approccio alla diversità da parte di coloro che lavorano, operano o orbitano all’interno del vasto sistema sportivo europeo.
Non un’aspirazione, ma una missione specifica
L’iniziativa della Comunità europea, finanziata dalla linea d’intervento denominata Erasmus+, cercherà, grazie alle azioni intraprese dai partner di SAFE, di mettere a disposizione dei cittadini, in modo particolare di quelli più fragili e delle future generazioni, ambienti sportivi sicuri, equi ed inclusivi. Questo nobile obiettivo non è da considerarsi come un’aspirazione, bensì una missione che sarà realizzata in maniera categorica.
Nelle prossime ore è in programma un’intervista con Sara Massini
A conclusione dell’appuntamento di Elche, come già successo in occasione di altri meeting internazionali, vi proporremo un’intervista ad una delle nostre rappresentanti dell’ufficio relazioni internazionali per realizzare un focus su SAFE e per capire com’è andata la due giorni.