In questi giorni, resi ancora più difficili dalle restrizioni, siamo andati a trovare la cooperativa sociale Spes Contra Spem in compagnia del campione di boxe, e neo consigliere nazionale di OPES, Emanuele Blandamura, per portare il nostro supporto attraverso una piccola donazione.
Le realtà sociali come questa svolgono una funzione fondamentale per la comunità, nel segno della solidarietà e dell’integrazione, ma dipendono fortemente dalla cooperazione, dagli aiuti economici, dalle donazioni. Quindi in questo periodo di emergenza sanitaria è ancora più importante offrire un sostegno e OPES, nell’ambito del Programma Emergenza Covid, ha deciso di dare il suo contributo. Spes Contra Spem gestisce ben 4 case famiglia che ospitano bambini e ragazzi stranieri non accompagnati e persone con disabilità grave e gravissima, per questo motivo la donazione di OPES prevede sia materiale scolastico (tablet, 2 pc, stampante, proiettore) per aiutare i ragazzi nella DAD, che sanitario (mascherine, gel, colonnine dispenser) e didattico (due corsi bimestrali di musicoterapia e arteterapia) per stimolare la mente e l’attività motoria delle persone con disabilità.
L’incontro, al quale ha partecipato anche il Presidente provinciale di OPES Alessandro Battisti, si è svolto nell’area, immersa nel verde, dove stanno sorgendo le nuove sedi delle case famiglia che la cooperativa sta ristrutturando con l’idea di creare un unico luogo di interazione e integrazione anche con il territorio circostante e dove sia possibile svolgere anche attività culturali e sportive senza limitazioni di spazio. “Con un’area così grande e accogliente è possibile offrire più attività e aprirle anche al territorio”, afferma Luigi Vittorio Berliri, presidente di Spes Contra Spem, perché “relazione e integrazione sono fondamentali per la nostra missione”.
“I ragazzi devono essere stimolati, per il loro processo di crescita, gli devono essere offerte più opportunità – aggiunge Emanuele Blandamura – ma per far questo c’è bisogno del contributo di tutti e a tutti i livelli: io sono a disposizione per stimolare in loro la voglia di svolgere l’attività sportiva, insegnando i valori che lo sport mi ha insegnato, dando quell’esempio positivo che a me è mancato quand’ero ragazzo e che spesso il quartiere non ti può dare”.
Forza ragazzi, ci vediamo all’inaugurazione della nuova sede!