Tra le tante attività svolte da OPES, in qualità di Ente di Promozione Sportiva e Rete di Terzo Settore, si annovera anche la partecipazione al progetto Agenda della Disabilità. Si tratta di un’iniziativa recente, ma di grande spessore sotto i profili sociale e culturale. Nel 2021, 150 organizzazioni non profit del Piemonte e della Valle d’Aosta, grazie alla collaborazione di esperti, testimonial e parti della società civile (125), organizzazioni professionali, di categoria, del mondo accademico, delle fondazioni bancarie hanno dato vita all’Agenda della Disabilità.

I GOAL del progetto Agenda della disabilità

Il progetto è stato promosso dalla Fondazione CTR e dalla CPD (Consulta per le persone in difficoltà) ed è stato presentato il 3 dicembre del 2021 – che coincide con la Giornata Internazionale della disabilità – con lo scopo nel 2022 di passare dalla scrittura partecipata alle azioni concrete. A testimonianza di quanto espresso: il numero sempre crescente di adesioni. 

Condividendo i valori espressi dall’Agenda, che si prefigge l’obiettivo di trasformare le opportunità contenute nel documento in operato attivo, e avendo già dato vita a progetti di inclusione come “Come In Project” – internazionale – e “Non solo Assistenza”, OPES si è unito alla causa adottando quattro GOAL. Ma di cosa si tratta? In breve, si parla di temi strategici, sei per la precisione, che vanno a costituire le fondamenta dell’intero progetto: “abitare sociale”, “sostenere le famiglie”, “vivere il territorio”, “lavorare per crescere”, “imparare dentro e fuori la scuola” e “curare e curarsi”. A questi vanno aggiunti due ambiti trasversali; “barriere culturali” e “lavoro di rete”. Come anticipato, OPES ne ha adottati quattro: “lavorare per crescere”, “imparare dentro e fuori la scuola”, “sostenere le famiglie” e “vivere il territorio”.

“Sulla base di questi GOAL – spiegano gli organizzatori sulla pagina web di riferimento – sono state definite le linee d’azione concrete per migliorare l’inclusione delle persone con disabilità, che sono oltre 3 milioni in Italia (il 5,14% della popolazione), di cui circa 225.000 in Piemonte e Valle d’Aosta (Dati Istat 2019)”.

La finalità, dunque, è rendere tutti partecipi, o meglio, attori protagonisti di questo viaggio. OPES ha già in tasca un biglietto e intende esserci, esattamente come per ogni altra attività analoga. D’altronde, inspessire il tessuto sociale, offrire opportunità, lavorare affinché l’inclusione e i processi di aggregazione siano favoriti sono materie in cui l’Ente impegna le proprie energie ogni giorno.